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Avvocato, ora anche consigliere comunale di opposizione a Montepulciano, con la lista civica "Daniele Chiezzi per Montepulciano". Che ancora, nonostante tutto, ci crede. E lo esprime come può, con i propri limitatissimi mezzi, cercando di dare voce anche agli altri, ad iniziare da questo blog. Il motto: non esiste attività umana in grado di affermare giustizia assoluta...ma almeno cerchiamo di migliorarla il più possibile!

lunedì 5 dicembre 2011

mercoledì 27 agosto 2008, 16.42.55 | danielechiezzi
Ho appena finito di leggere tutto il leggibile sulle notevoli dichiarazioni del Ministro Alfano, pronunciate nella giornata di ieri, in più occasioni.
Prendo atto che l'ordine delle priorità è: Ordinamento Giudiziario (benissimo, tanto più se si va finalmente nel senso della separazione delle carriere!); processo civile (è evidente che un Paese economicamente avanzato deve avere una giustizia civile efficace ed adeguatamente veloce, perchè dall'estero non si investe in uno Stato ove si rischiano contenziosi ingestibili!); processo penale (non credo di dover dir molto al riguardo, è fin troppo ovvio!).
Prendo atto che per la prima volta un Ministro ha il coraggio di affermare la necessità di garantire parità tra le parti processuali notando l'attuale squilibrio a sfavore della difesa rispetto alla Pubblica Accusa...
Ma manca qualcosa (in questo presunto disegno organico, con tanto di tempi di approvazione già predefiniti): la riforma della professione forense!
Perchè un giudizio civile non è equo se non si garantisce ad entrambe le parti qualità dell'assistenza legale (poichè il più forte economicamente prende l'avvocato più qualificato e l'altro soccombe per ... impotenza economica!).
Perchè nessun processo penale - anche introducendo il codice di procedura più garantista di questo mondo - può definirsi "a pari dignità di ciascuna parte" se non si fa in modo che ogni imputato (dal plurimiliardario all'ultimo degli extracomunitari sbarcato con mezzi di fortuna) abbia l'assistenza di un difensore debitamente qualificato (e che quindi sia in grado di utilizzare tutti gli strumenti processuali di difesa, rimessi, inevitabilmente, al suo buon governo).
In sintesi: qualsiasi riforma della giustizia potrà definirsi compiuta soltanto se organicamente completata con una seria e qualificante riforma della professione forense...che è la mia, ma anche quella del Ministro (e di molti parlamentari, se lo ricordano, vero?)...

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