Contare sempre fino a 100...
E' un bel po' che non scrivo...
Non che manchino le idee (anzi: avrei imbarazzo nella scelta)...ma facendo l'avvocato ho deciso di "contare parecchio" (nel senso più banale e letterale del termine!) prima di tornare a scrivere...
E contare almeno fino a cento è certemente utile per limitare le parole (c'è libertà di pensiero finchè ciò rimane un fatto interiore, ma quando il pensiero si ufficializza in parole pronunciate o scritte...la querela diventa lo "sport nazionale")...
E contare almeno fino a cento è certemente utile per limitare le parole (c'è libertà di pensiero finchè ciò rimane un fatto interiore, ma quando il pensiero si ufficializza in parole pronunciate o scritte...la querela diventa lo "sport nazionale")...
E' evidente che le vicende di Fini & co. (che non sta solo per cognato!) hanno turbato non poco i miei auspici...
In primo luogo per la riforma della legge ordinamentale forense (a questo punto scommetto 10 a 1 che in questa legislatura sia tutto saltato), palesemente uscita dalle aule parlamentari (stiano tranquilli coloro che si apprestano ad affrontare l'esame a dicembre (a proposito: pubblicate le date 14-16) che si svolgerà con le "vecchie" regole...
Ma il problema deve essere affrontato in termini più generali.
In tema di Giustizia ed in termini di sistema Italia: chissà perchè ogni giorno sento più questo povero Paese come "impastoiato" dai poteri giudiziari (e degli altri che ad essi, per un verso o per un altro si ricollegano)...la politica continua ad essere indirizzata (ma forse è più esatto "condizionata") da indagini giudiziarie che iniziano (molto meno, mi pare, da quelle che finiscono...), la certezza del diritto è sempre più un'illusione (e sempre meno una speranza) e questo condiziona negativamente non solo la vita politica, ma anche la quotidianità di individui ed imprese.
E ciò è sempre più avvilente.
E ciò è sempre più avvilente.
Le vere riforme sono sempre "ostaggio" di qualcuno che "prendendo spunto" da una nuova indagine, si mette di traverso, staccandosi dalla maggioranza.
Eppure l'unico modo per cambiare le cose sarebbe uno e soltanto uno: un plebiscito elettorale contro una politica schiava della giustizia...
Continuando nelle mie riflessioni rendo omaggio allo scomparso Prof. Avv. Francesco Cossiga (non cito a sproposito i suoi titoli): le sue idee recenti in materia di giustizia (separazione delle carriere in primis, avversione contro il sistema correntizio di ANM e nei confronti dello sconfinamento di ruoli del CSM: non a caso era socio onorario dell' UCPI) erano coincidenti con il nucleo essenziale di qualsiasi riforma in tale ambito...
Tornando alla mia adorata professione non posso non enunciare tutta la mia amarezza nell'aver visto - durante la mia ultima vacanza - il proliferare di ambiti pubblicitari di studi legali perfettamente allineati al decadimento professionale (ad esempio mega insegne a bandiera ove si enunciano capacità in ogni ambito del diritto esistente), nella consapevolezza di giacere ad anni luce di distanza da ogni e qualsiasi ipotesi di riforma.
Insomma: meno male che ho contato parecchio, perchè se mi fossi espresso esattamente in tempo reale e nei termini in cui mi venivano i pensieri...
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