Malati di trasgressivismo!
Ogni giorno la "stessa" notizia: un tizio fa una cosa strana e diventa subito un idolo via internet!
Una delle ultime "simili" notizie riguarda uno steward di una compagnia aerea che, avendo "ricevuto" una valigiata in testa involontaria (capita che qualche passeggero dall'aria sia poco attento con i propri bagagli!), ha "sbroccato" al punto di infamare pesantemente con la radio di bordo tutti i passeggeri, per poi dileguarsi azionando (ovviamente senza necessità alcuna) gli svicoli di emergenza (il tutto è avvenuto in fase di atterraggio)....
Per dirla in "italiano corrente" basta fare una "cazzata" per diventare un eroe mediatico! E gli esempi si potrebbero moltiplicare all'infinito.
Ne deriva che, di fatto, si scatena una specie di gara a chi la fa più grossa, perchè tanto più è clamorosa la "cazzata", tanto più è probabile che ne derivi una adeguata notorietà.
Con un effetto "emulazione" pericolosissimo.
Del resto che la nostra società fosse già malata di trasgressivismo lo si era capito da tempo, anche senza gli effetti di moltiplicazione esponenziale derivanti da You Tube e compagnia bella: quanto son belli gli "outing" più clamorosi..."diverso" è bello (in qualsiasi campo, ormai), mentre rimanere in linea con la natura dell'essere umano è out (ed il discorso non è riferito e/o limitato alle sole scelte sessuali).
E' ovvio che il mondo smaterializzato di internet rende tutto ciò assolutamente più facile (anche vendersi per una ricarica telefonica, ad esempio!)
Ed ogni ulteriore passo in avanti sembra possibile...
Il problema vero, però, è che viviamo ancora in un mondo "reale", ma sempre più ce ne stiamo dimenticando, immergendoci quotidianamente e lungamente nel mondo virtuale.
Internet non solo è la più grande cassa di risonanza esistente: sta ormai diventando un acceleratore di particelle a ruota libera...senza alcun controllo...però quelle singole particelle siamo ognuno di noi...e come tutte le particelle accelerate il relativo comportamento tende ad impazzire.
Forse sarebbe il caso di rallentare un attimo, prima che sia troppo tardi!
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