Sembra un'ossessione...
Ogni volta che da noi succede qualcosa di brutto parte l'immediata caccia all'Italia che non va.
Ma non sempre è così.
A volte anche un processo vero può (anzi: deve!) finire con un'assoluzione.
Figuriamoci i processi mediatici.
Viareggio: triste inizio di stagione balneare...tutti contro le Ferrovie, colpevoli di riservare risorse ai "fiori all'occhiello", i magnifici treni superveloci (che a dire il vero talvolta si guastano pure loro)...
Ma siamo così sicuri che anche questa volta RFI abbia delle responsabilità?
E' veramente incontestabile il fatto che qualche colpa italiana debba esserci per forza? Gli aerei ed i treni cadono e deragliano all'estero molto più che in territorio tricolore...
Magari, per una volta, i comportamenti italici da prendere in esame sono soltanto gesti eroici che hanno limitato il danno...(i soccorsi assolutamente tempestivi, il capostazione che è riuscito a bloccare due treni passaggeri prima che giungessero in stazione...)
Cerchiamo di guardare, per una volta, anzi, per la prima volta di una lunga serie, i comportamenti positivi, che pure vi sono stati, vi sono e vi saranno sempre, troppo spesso inosservati e non gratificati, dell'Italia che funziona.
Scrolliamoci di dosso questo "disastrismo imperante", questo pessimismo di maniera che continua a farci solo del male.
Perchè non è vero che all'estero funziona sempre meglio, anzi, non è raro che fuori dall'Italia succeda di peggio, molto di peggio.
Basta saper guardare...iniziare a guardare le cose da un angolo diverso.
Forse ci aiuterebbe di più a migliorare ed a toglierci le solite, inutili ed anzi dannose, lacrime di dosso!
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