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Montepulciano, Siena, Italy
Avvocato, ora anche consigliere comunale di opposizione a Montepulciano, con la lista civica "Daniele Chiezzi per Montepulciano". Che ancora, nonostante tutto, ci crede. E lo esprime come può, con i propri limitatissimi mezzi, cercando di dare voce anche agli altri, ad iniziare da questo blog. Il motto: non esiste attività umana in grado di affermare giustizia assoluta...ma almeno cerchiamo di migliorarla il più possibile!

sabato 7 gennaio 2012

Supini al Dio Mercato!

Prendo spunto dall'articolo del Corriere della Sera che ritiene di dover elevare in gloria le prossime "liberalizzazioni", initolato "Spesa notturna e avvocato low cost", leggibile al seguente indirizzo:


Sì, certo, certo, liberazione selvaggia, nell'idolatria moderna: il Dio Mercato!...

Un tempo si diceva homo homini lupus, per evidenziare l'indole egoistica di ciascuno di noi...oggi neppure sappiamo chi governa tale indole, nella frenesia delle mille corse quotidiane...e lo vediamo con i nostri figli, troppo spesso sbandati, moralmente abbandonati, in preda agli agguati di internet e dei troppi bombardamenti tecnologici che li circondano.

Credo fortemente che la vera urgenza oggi dovrebbe essere - al contrario - quella di ricostruire il concetto di famiglia e di focolare domestico: tutti insieme seduti a semicerchio per riflettere, senza computer, televisioni, cellulari, smart o tablet vari.

Magari rileggendo tutti insieme la Costituzione (e non solo la copertina, agitata a sproposito da certi magistrati), fonte immensa dei necessari equilibri tra diritti e doveri che ognuno di noi deve sapere di avere!

venerdì 6 gennaio 2012

Un Paese ipocrita!

Basta, io inizio ad averne abbastanza!
La vicenda di Cortina sarà pure una trovata mediatica, ma non succede solo lì: non è infatti altrimenti spiegabile, visto che ieri, primo giorno di saldi, c'erano 6 km di coda per andare all'Outlet di Barberino o al The Mall di Reggello.
Aveva anche ragione Berlusconi (pur sbagliando a dirlo): i ristoranti dalle mie parti io li ho sempre visti pieni!
Allora è proprio vero: c'è molta evasione.
Chi può fa il furbo.
Poi capita che un avvocato che denuncia fino all'ultima lira (non è un lapsus, voglio proprio parlare di lire e non più di euro!), forse in preda ad una crisi economica, si sia suicidato proprio all'inizio dell'anno.
E' la verità: tutte le scuse sono buone per non pagare l'avvocato, soprattutto per quelli che girano con i mega SUV o con la Ferrari!
Via il contante: obblighiamo tutti a pagare qualsiasi cosa - anche il caffè od giornale - con il bancomat.
Ma obblighiamo le banche a concedere tali strumenti a costo zero.
Non siamo un Paese serio: ma è l'ora di diventarlo.
Da una parte c'è chi soffre; dall'altra chi specula anche sulle sofferenze altrui. E sono troppi in entrambe le categorie!
Ahh, dimenticavo: e dichiarazioni dei redditi pubbliche per chiunque, perchè è l'interesse superiore della Collettività ad imporlo, si deve sapere se il nulladichiarante viaggia in auto di lusso o vive in case da sogno!

domenica 1 gennaio 2012

L'anno che c'è già...

Un tempo si amava dire (in vista del cambio di anno): "L'anno che verrà..."
Oggi - e non solo perchè è il primo gennaio - si deve necessariamente dire: "L'anno che c'è già"!
Nel mio modo di contare, infatti, l'anno di cui sto parlando non inizia -canonicamente - il primo gennaio.
E' iniziato molti mesi or sono, quando (prima dell'estate 2011) si è iniziato a comprendere che questa "stagione" è destinata a durare piuttosto a lungo.
Parlo del periodo di tempo (quanto vorrei fosse durata solamente la scorsa "pazza estate"!) ancora non ben definibile - ma sicuramente detestabile - durante il quale governa (almeno ufficialmente o, se si preferisce, in apparenza!) l'economia. Con ciò intendendosi le dichiarate esigenze di "economia pubblica", che a ben vedere possono essere sottotitolate: "operazione tasche vuote" (se si guarda al portafogli!) o, meglio ancora: "operazione medio evo giuridico" (che a me preoccupa di più).
Se infatti andiamo a ben osservare, notiamo che da qualche mese(???) a questa parte (Bersani è talmente lontano che sembra...oggi!) con tutto quello che si "vuol spacciare" per "liberalizzazione" è in realtà in atto una vera e propria opera di smantellamento di importanti tasselli del nostro ordinamento.
Vorrei parlare di giustizia e di professione forense, ma volutamente lo evito per non passare per "partigiano".
Esemplifico, dunque, utilizzando altre categorie notoriamente prese a calci in faccia dalla riforme "pseudo-liberalizzanti".
Farmacie: stiamo parlando della salute dei cittadini...dobbiamo essere così sicuri che si debba andare verso una libera vendita dei farmaci, anche quelli più banali? Siamo sicuri che quello che apparentemente è una tutela di mercato (libera vendita almeno di certe categorie farmacologiche) non si riveli, in realtà, un grave rischio per la salute pubblica e - di ritorno - per le stesse casse dello Stato, con un prevedibile maggior spesa sanitaria per erroneo uso di farmaci? Senza farla lunga e per esemplificare: andatevi a vedere le notizie sull'abuso di paracetamolo negli USA...quanti morti e quanti intossicati acuti e/o cronici ciò comporti...per abuso di Tachipirina (o farmaco generico contenente il medesimo principio attivo e cioè - appunto - il paracetamolo).
Idem per i taxi. Siamo così sicuri che la nostra sicurezza personale possa essere lasciata nelle mani del primo conducente che ci passa (letteralmente!) per la via.
Avete mai sentito parlare delle truffe subite da ignari turisti dai tassisti abusivi? Ci sono stati anche casi di rapina...
Insomma, quello che voglio dire è banale: diritto uguale regole, uguale doveri. E' vero che un eccesso di legislazione può essere un laccio eccessivo all'iniziativa economica, ma è altrettanto vero che in una società complessa, multietnica, multiconfessionale, etc... è necessario che ci siano regole minime in tutti gli ambiti lavorativi, per consentire il rispetto effettivo del soggetto principe del mercarto: il consumatore.
Perchè non ce ne stiamo accorgendo, ma piano piano, governati dall'economia, abbiamo invertito la rotta: verso un medioevo giuridico. Una giungla impervia dove tutti noi, nel fitto della vegetazione umana richiamo continui attentati, senza alcuna protezione, rischiando inesorabilmente di soccombere. La moltitudine ancora schiava di pochi: i governanti dell'economia.
E non posso che sperare che questo anno finisca prima possibile, per dare spazio ad una nuova stagione dei diritti (e, dunque, dei doveri reciproci!), prima che sia troppo tardi.