E così finiva "l'innovazione veltroniana": con una disfatta!
Ma ogni albero ha le sue (degne) radici: ci sono alti fusti inabbattibili e pianticelle nane non in grado di resistere ai primi spifferi...
A dire il vero se una pianta nasce in mezzo ad una tempesta (leggi: Prodi) è assai più probabile che le radici non riescano ad irrobustirsi prima di affrontare altre intemperie e la pianta (rosso-bianco)verde sia destinata "ab origine" ad una vita difficile...
E così si è passati da un Ulivo squarciato da mille fulmini ad uno strano ibrido di margherite, rose ed altre "essenze" poco amalgamabili ...
Intanto fuori aveva iniziato a tirare un forte maestrale (nel senso che la gente ha finalmente iniziato a capire quale fosse l'unica, ineludibile, via maestra): barra a destra, avanti tutta!
Figuriamoci, poi, se la giovane creazione botanica non abbia potuto far altro che cercare si sorreggersi ad un sostegno Di Pietro: ma quando mai un simile ammasso...e così Di Pietro offusca luce e pianta non cresce!
Certo: adesso neppure con gli OGM riescono a rimetterla in sesto questa creatura: con il rischio che di tutta questa essenza ne rimanga in piedi solo una misera Margherita da una parte (Firenze docet!) ed una Rosa più o meno appassita (ed a volte imprigionata in un pugno!) dall'altra...
Hai voglia a cercar di coprire il tutto con qualche fazzoletto rosso: il vento continua sempre a soffiar forte nella medesima direzione ed è ormai impossibile attendere che dopo l'ennesima tempesta si riaffacci il solito Arcobaleno.
Al Massimo c'è da temer che anche le misere pianticelle sopravvissute incappino nell'ennesima frattura: con qualche colpo di falce (e di martello): armi mai sotterrate, nonostante i lunghi periodi di pace...
E non sorgerà più Sole che ride...
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