Ogni anno, in questo periodo, si sprecano gli auguri...
Non è solo un modo di dire, bensì una costosissima realtà in danno di tutti noi, e mi spiego con un esempio: calendari dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia, scritti, biglietti e presenti inviati o consegnati tra e dalle istituzioni, personale dipendente delle PP.AA. impiegati per giorni e giorni a predisporre, consegnare, inviare i vari simboli augurali.
Ma a cosa serve tutto ciò? Sicuramente ad una cosa incontestabile: sprecare denaro pubblico (che contribuisce, dunque a determinare il monte tasse necessario!) senza costrutto alcuno.
Passi per l'attività "esterna" del Corpo Diplomatico, ma tutta questa fervente attività augurale quale "interna corporis" della Pubblica Amministrazione, proprio non la comprendo e mal la tollero.
A naso mi viene da pensare che se soltanto il corrispondente di tutto ciò venisse impiegato in ricerca od innovazione tecnologica, saremmo molto più avanti!
Non c'è più (o non dovrebbe esserci più!) uno stato di tipo "borbonico", dove vassalli, valvassori e valvassini ancora mantenevano retaggi medievali di potere legato al legame gerarchico diretto con il principe! E dunque necessitava il periodico ossequio al potente sovraordinato per mantenere la propria parte di potere.
Oggi c'è (o ci dovrebbe essere!) un moderno Stato democratico, fondato su principi repubblicani, ove tutti sono uguali e qualsiasi potere pubblico altro non è che promanazione del sistema di rappresentanza popolare (sul piano politico) e di mera organizzazione democratica (sul piano amministrativo).
Si dica dunque basta a questo arcaico e costosissimo sistema augurale della Pubblica Amministrazione e si impieghino in attività ben più proficue risorse umane, logistiche, economiche e materiali in genere, palesemente sprecate nell'effimero degli auguri di fine anno.
Il miglior augurio, dunque è rivolto ad un ulteriore passo avanti della Pubblica Amministrazione affinche vengano meno tutte quelle forme di spreco pubblico passate come attività istituzionale assolutamente non finalizzata ad un concreto obiettivo da raggiungere, bensì limitata a comportamenti (e spese) di circostanza.
Il pensiero finale non può non andare al Ministro Brunetta, nella speranza che queste banali parole possano entrare nel circuito delle sue idee, tanto invise a chi ne subisce l'applicazione, quanto realmente utili - se concretamente applicate - a tutti noi!
Dunque, tanti auguri a tutti noi, per un'Italia migliore, dove tutte le risorse possano essere impiegate nel miglior modo possibile, eliminando tutto ciò che ne costituisce dannosa dissoluzione.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono comunque filtrati