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Avvocato, ora anche consigliere comunale di opposizione a Montepulciano, con la lista civica "Daniele Chiezzi per Montepulciano". Che ancora, nonostante tutto, ci crede. E lo esprime come può, con i propri limitatissimi mezzi, cercando di dare voce anche agli altri, ad iniziare da questo blog. Il motto: non esiste attività umana in grado di affermare giustizia assoluta...ma almeno cerchiamo di migliorarla il più possibile!

giovedì 8 dicembre 2011

giovedì 14 maggio 2009, 10.21.43 | danielechiezzi
14 maggio 2009 VAL LA PENA DI PRECISARE:
attenzione alla consultazione dati tramite il sito del CNF: ci sono due accessi: il bottone più in alto fa accedere ai dati periodicamente comunicati dai singoli Ordini (con gli aggiornamenti ivi indicati); il bottone subito sotto fa accedere all'Albo speciale dei cassazionisti (diviso per fori di appartenenza) tenuto direttamente dal CNF; quest'ultimo è certamente aggiornato in entrata (direi in tempo reale), ma non in uscita, perchè nessuno comunica al CNF (se non il diretto interessato) le cancellazioni (anche perchè con la legge attuale si può rimanere iscritti con 20 anni di anzianità, anche soltanto come cassazionisti); così risultano iscritti ultranovantenni ed ultracentenari in grandi quantità (ingrossandosi il numero degli apparenti odierni abilitati alle magistrature superiori!), iscritti che però non si rinvengono più nei dati comunicati  dai singoli Ordini per iscritti agli albi locali....ovviamente io mi sono basato sui dati degli Ordini e non su quelli dell'Albo speciale!
AGGIORNAMENTO  - 10 maggio 2009: ecco il conteggio (clikkando sull'icona)!
Alcuni dati: EVIDENZIATI NEI DIVERSI COLORI I DATI NON AGGIORNATI.
Spiccano Roma (due anni per l'Ordine che da solo conta un decimo degli avvocati italiani) e Santa Maria C.V. (quattro anni come Siena e Torre Annunziata); in grigio i dati ricavati dal sito non ufficiale che pubblica tutti gli avvocati italiani divisi per ciascun ordine (dal confronto, ove possibile, con altri dati, se ne ricava un aggiornamento di tale sito ai dati degli albi pubblicati da ciascun Ordine subito dopo le scorse elezioni e quindi ad inizio 2008). Devo inoltre segnalare che Catanzaro ha aggiornato i dati in questi giorni (6.5.09), dopo il mio precedente rilevamento contenuto nella tabella pubblicata, per cui il numero iscritti di tale Ordine sale a 1623 ed il totale generale a 200.719.
Tenendo conto di tutto (gli avvocati da me contati sono oltre 200.000) e della mancanza di aggiornamento medio di circa un anno) è comprensibile l'attendibilità del dato di recente fornito dal CNF (230.000 avvocati)
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Sono e sarò sempre critico!
Contesto  integralmente spirito e contenuti dell'intervento pubblicato dal Corriere della Sera a firma del Presidente UGAI.
Gli avvocati italiani oggi sono, quanto ad iscrizione agli Albi, OLTRE 230.000 ed è possibile contarli, come sto facendo io (ma ci vuole un po' di tempo) tramite il sito del CNF (a parte 33 Ordini che non pubblicano tramite CNF , ma è possibile ricavare direttamente dai relativi siti il dato); alcuni esempi: BARI 6379, BRESCIA 2279, BENEVENTO 1441, BUSTO ARSIZIO 839, BARCELLONA POZZO DI GOTTO 538....
Qualsiasi dato è aggiornato per difetto (mediamente si indica l'aggiornamento a marzo o ad aprile 2009) poichè il numero continua ad aumentare.
La Spagna ha già previsto, dal 2011, di introdurre l'esame (ci sarà un perchè?); la Germania ha popolazione ed economia nettamente superiori all'Italia, ma numero di avvocati nettamente inferiore.
Il modello da seguire (con alcune correzioni) è senza alcun dubbio quello francese, poichè la Francia ha le maggiori similitudini giuridiche, economiche, di popolazione, rispetto all'Italia, ma un quinto degli avvocati!
Privo di alcun significato è il paragone con il numero dei professionisti di altri settori (come paragonare avvocati ad architetti?).
Parlare di "corporazione medievale" rispetto a "l'Ordine nazionale degli avvocati" (che peraltro non esiste!!!) è completamente fuori luogo, se si tiene conto dell'incremento esponenziale degli iscritti negli ultimi 10 anni.
Purtroppo minimizzare il problema significa non rendersi conto di una realtà insostenibile, che crea impossibilità di stare sul mercato proprio ai giovani e giovanissimi, non inseriti in studi già organizzati.
Tornerò più dettagliatamente in seguito sull'argomento ed in particolare sul problema "preparazione professionale".

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