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Avvocato, ora anche consigliere comunale di opposizione a Montepulciano, con la lista civica "Daniele Chiezzi per Montepulciano". Che ancora, nonostante tutto, ci crede. E lo esprime come può, con i propri limitatissimi mezzi, cercando di dare voce anche agli altri, ad iniziare da questo blog. Il motto: non esiste attività umana in grado di affermare giustizia assoluta...ma almeno cerchiamo di migliorarla il più possibile!

giovedì 8 dicembre 2011

Professione avvocato, il nodo: la specializzazione!

giovedì 23 settembre 2010, 17.12.36 | danielechiezzi
Nessuno lo dice eppure, gira e rigira, questo è il problema: molti avvocati non vogliono la specializzazione forense!
Sabato l'ennesima riunione organizzata dal CNF con tutte le rappresentanze dell'avvocatura, per poi uscire con un comunicato che apparentemente dice, ma nella sostanza non dice...e dunque dice molto lo stesso (perchè ad un non dire evidentemente corrisponde un non fare!)

Il comunicato, leggibile al seguente link
http://www.consiglionazionaleforense.it/on-line/Home/AreaStampa/Comunicatistampa/articolo6540.html

afferma che, recepite le varie osservazioni,  sarà discusso il testo del regolamento nella prossima seduta amministrativa.
Ma ad oggi non viene pubblicato alcun testo integrato e tanto meno le osservazioni.

Sembra di capire - soprattutto leggendo il successivo comunicato di ANF (in sintesi afferma che sia ancora necessario discuterne, in linea con la contrarietà di fondo che tale sigla ha più o meno sempre manifestato! - che in realtà tutto sia ancora piuttosto in alto mare...
D'altra parte a parole tutti auspicano (ed in alcuni casi promettono, come il Ministro Alfano) la prossima ripresa dell'esame parlamentare della riforma dell'Ordinamento Forense, ma anche su tale versante tutto è inevitabilmente finito in un angolo buio e non pare prossima una nuova accensione delle luci su tale tema.
Intanto tutti si lamentano: gli avvocati che non vengono pagati, i clienti che non vengono assistiti, magistrati che danno colpa agli avvocati dei mali della giustizia (troppi avvocati, che debbono inventare le cause per campare, più o meno il senso di ANM).
Io ritengo che sia ineludibile partire da un dato di autocritica, perchè altrimenti ne ne usciremo più, se non con il funerale della nostra professione (piuttosto malata cronica, ad oggi): nel nostro ambito professionale viene prima il diritto dell'assistito o la parcella dell'avvocato?
Troppi, oggi, per fame, per impostazione, per cultura (sbagliata) ormai rispondono che prima viene la pagnotta!
E gli stessi clienti, sempre più spesso (per le medesime ragioni di cui sopra) ribaltano il concetto: "chi mi assiste a minor costo?"
Ma in questo modo "risparmiano" per avere assistenza formale (il nome di un difensore e di un patrocinatore), ma rischiano gravi pregiudizi ai propri diritti.
E questa spirale porta il sistema giustizia sempre più in basso.
In realtà soltanto obbligando tutti gli avvocati a scegliere una specializzazione (ed una soltanto!) il cliente, anche sprovveduto non potrà non sapere a chi si rivolge, rielevando il grado di tutela e di serietà professionale...
Ma riusciremo a vedere una simile riforma? I poteri forti non ne hanno interesse...

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