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Avvocato, ora anche consigliere comunale di opposizione a Montepulciano, con la lista civica "Daniele Chiezzi per Montepulciano". Che ancora, nonostante tutto, ci crede. E lo esprime come può, con i propri limitatissimi mezzi, cercando di dare voce anche agli altri, ad iniziare da questo blog. Il motto: non esiste attività umana in grado di affermare giustizia assoluta...ma almeno cerchiamo di migliorarla il più possibile!

giovedì 8 dicembre 2011

domenica 26 aprile 2009, 20.18.28 | danielechiezzi
Rilevo dal Sole 24 Ore di mercoledì  12 scorso (per motivi di lavoro solo stamani ho letto tale quotidiano per i numeri di tutta la settimana!) il seguente articolo:
"Al voto per gli Ordini una minoranza di legali. Elezioni forensi. Nel 2008 solo il 40 per cento"
I dati di dettaglio, pubblicati in una tabella, riguardano solo alcuni Fori e l'impressione che ne ricavo (i dati più bassi sono Milano 32% e Roma 33%!) è che sia difficile parlare di rappresentatività degli avvocati italiani per il tramite degli Ordini o relativi enti esponenziali (Unioni distrettuali, OUA, ecc).
Ma il dato, per quanto mi riguarda, era noto e ne avevo già parlato.
Allora il problema si sposta su chi e come siano gli avvocati che si impegnano per l'avvocatura...
Ma non è tutto.
Oggi sul Sole 24 Ore c'è la mezza pagina dedicata alla categoria (cosa tipica in fase congressuale!), dal titolo: "Legali, caccia ai rimedi anti-crisi"
Vi sono pubblicati una serie di dati (in primis lo sfondamento di quota 200.000 iscritti agli Albi!) tra i quali il giudizio della clientela (anche se non ho capito il sistema di rilevamento Censis 2008) che evidenzia qualità ritenuta non elevata in percentuale superiore al 50% in 5 parametri su sette (e gli altri due sono al 57,9 per la tutela della privacy ed al 51,7 per la capacità di comprendere i bisogni del cliente); insufficienti: chiarezza tariffe 31,4; preparazione personale 38,6; continuità e completezza assistenza 45,0; strumenti tecnologici 39,7; attenzione per la soddisfazione del cliente 48,2.
Per il resto la risposta è "media" o "scarsa" ; personalmente reputo già la risposta "media" una sconfitta per tutti, perchè il livello di assistenza (in senso ampio) per la tutela dei diritti (come del resto per la tutela della salute in ambito medico) dovrebe sempre essere di livello elevato.
Alpa, secondo la stessa cronaca riportata nell'articolo, giustamente si è mostrato preoccupato dello stato delle cose...
E chi non condivide tale preoccupazione non può certo essere collocato in quella fascia "elevata" che, per la ricerca del Censis appare - purtroppo - nettamente minoritaria...

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