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Avvocato, ora anche consigliere comunale di opposizione a Montepulciano, con la lista civica "Daniele Chiezzi per Montepulciano". Che ancora, nonostante tutto, ci crede. E lo esprime come può, con i propri limitatissimi mezzi, cercando di dare voce anche agli altri, ad iniziare da questo blog. Il motto: non esiste attività umana in grado di affermare giustizia assoluta...ma almeno cerchiamo di migliorarla il più possibile!

giovedì 8 dicembre 2011

domenica 13 settembre 2009, 20.26.59 | danielechiezzi
Ogni tanto mi piace lanciare sassate nello stagno, utilizzando qualche prodotto della mia "follia".
Ecco un'idea rivoluzionaria che - almeno secondo certe logiche - non poteva uscire dalla mente (sana?) di un avvocato.
Tutti sanno che le spese mediche e farmaceutiche (sia pure con franchigie e limitazioni) possono essere portate in detrazione nella denuncia dei redditi; inoltre le prestazioni mediche normalmente sono esenti da IVA.
Orbene, pare al sottoscritto una profonda ingiustizia gravare le spese legali di assistenza e difesa relative a procedimenti che impongono la "difesa tecnica", della maggiorazione IVA (20%), peraltro essendo il diritto di difesa tutelato costituzionalmente al pari del diritto alla salute.
Si potrebbe pertanto introdurre un regime IVA diversificato (in special modo: di esenzione) per le prestazioni dell'avvocato per le attività necessarie per legge (quelle relative a tutti i procedimenti ove l'assistenza tecnica è obbligatoria), diversamente da tutte le altre attività di assistenza svolte dai legali (consulenza, assistenza contrattuale e stragiudiziale in genere, procedimenti ove l'assistenza legale è solo eventuale).
Parallelamente dovrebbe però essere anche introdotta la detraibilità fiscale delle prestazioni svolte dall'avvocato nei casi in cui sia obbligatoria la predetta attività.
In tal modo si avrebbe la certezza che tutte le relative prestazioni verrebbero fatturate, con complessivo aumento di gettito fiscale.
Inoltre, quale corollario di quanto precede e poichè l'attività forense è di pubblico interesse, dovrebbe essere prevista per legge la pubblicazione dei redditi degli avvocati, mediante obbligo alla Cassa Forense di rendere accessibili tali dati dal proprio sito internet ed obbligo di affissione dei medesimi dati presso ogni Ordine locale relativamente ai propri iscritti.
Io non ho paura di vedere i miei dati reddituali pubblicati e servirebbe dal punto di vista della trasparenza verso tutti.
Attendo serenamente "pubblica crocifissione" da parte di qualche mio collega...

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