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Avvocato, ora anche consigliere comunale di opposizione a Montepulciano, con la lista civica "Daniele Chiezzi per Montepulciano". Che ancora, nonostante tutto, ci crede. E lo esprime come può, con i propri limitatissimi mezzi, cercando di dare voce anche agli altri, ad iniziare da questo blog. Il motto: non esiste attività umana in grado di affermare giustizia assoluta...ma almeno cerchiamo di migliorarla il più possibile!

giovedì 8 dicembre 2011

...per il nuovo Anno (letterina a Babbo Natale)

venerdì 24 dicembre 2010, 11.00.16 | danielechiezzi
Tempo di consuntivi e buoni auspici e, secondo tradizione, in questo periodo si esprimono i desideri...non tanto per il regalo sotto l'albero, ma almeno per quello che si spera dal nuovo Anno.
Dire che servirebbe una giustizia migliore è fin troppo scontato ed il problema è cosa in concreto si possa sperare per far migliorare le cose.
Perchè i temi economici (la ripresa, la lotta alla disoccupazione, i sostegni alle imprese e così via) sono importanti, ma tutto ruota sull'efficienza del sistema giustizia: come si può investire in Italia se al primo problema la giustizia non è in grado di dare risposte certe, rapide ed efficaci?
E, soprattutto: se qualsiasi magistrato di procura può aprire un fascicolo penale a carico di chiunque, per qualsiasi ipotesi di reato, con possibilità di "infamante" notizia mediatica prima ancora che le indagini si siano concluse?
Ed ovviamente senza ristoro, perchè qualsiasi "mostro" sbattuto in prima pagina avrà la vita rovinata anche nel caso della - successiva - più chiara assoluzione od archiviazione!
Sono convinto che il Paese si normalizzerà soltanto quando la politica riuscirà a rimettere le cose a posto e cioè i magistrati di procura a fare indagini solo e soltanto sulla base di dati obiettivi indicanti ipotesi di reato, con possibilità di utilizzare lo strumento delle intercettazioni soltanto dopo la notizia di reato e non prima, a scopo "preventivo".
Ma questo sarà possibile soltanto quando quella parte della politica che crede di avvantaggiarsi facendosi dettare l'agenda dalla procure si sarà finalmente resa conto che ciò non può portare da nessuna parte, se non nel marasma generale in cui continuiamo a trovarci ormai da troppi lustri.
Ma passiamo dalla teoria alla pratica: uno dei punti nodali è e resta la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici.
Soltanto quando il giudice sarà totalmente libero di valutare l'attività del pubblico ministero si potranno arrestare quelle derive politiche delle attività giudiziarie che bloccano il Paese.
E' notizia di oggi (uno dei famigerati files di Wikileaks!) che D'Alema, confidandosi con l'ambasciatore statunitense, avrebbe definito la magistratura "una minaccia". Perchè non lo ha detto in pubblico? E soprattutto: perchè non ha politicamente agito per "risolvere" tale "problema"?
Ecco l'importanza di ricondurre ogni potere dello Stato al proprio ruolo!
La riforma dell'università è legge...qualcosa, dunque, inizia a muoversi.
Sta procedendo con maggior celerità l'informatizzazione degli uffici giudiziari (fa meno notizia perchè ciò avviene senza stravolgimenti normativi, ma è un fatto enormemente importante).
La riforma della professione forense è a metà del guado e deve procedere.

La sfiducia al Governo non è passata e, come per ogni "attentato" svanito, il superato pericolo tende storicamente a dare maggior vigore al capo rimasto in sella.
La speranza è, dunque, che la legislatura possa continuare e, quale conseguenza, arrivino quelle riforme con lo stesso spirito di qul passaggio di fine legislatura che caratterizzò il periodo 1999-2001: riforma dell'art. 111 Cost., introduzione delle indagini difensive, riforma del patrocinio a carico dello Stato per i non abbienti, riforma della difesa d'ufficio. Lasciamo stare le posizioni "oltranziste" del partito di Di Pietro, ma è mai possibile che gli altri non possano collaborare per le riforme in tema di giustizia, palesemente nell'interesse di tutti? La prima bozza del "Processo breve" non era stata forse ideata da esponenti del PD?

C'è da rimettere le mani sulla tutela degli indagati (intercettazioni e divulgazione di notizia); ci sarebbe da prevedere una forma di responsabilità in grado di far ridurre il rischio di "distruggere" una persona senza una vera e definitiva condanna; rimane aperta la questione della (necessaria) inappellabilità delle sentenze di assoluzione (chi è stato assolto una volta non si potrà mai ritenere certamente colpevole!); è gravemente inattuato il principio della finalità riabilitante della pena. Deve essere corretto l'uso - in molti casi abuso - del giudizio immediato, che spesso porta in sè delle vere e proprie limitazioni al diritto di difesa.

Ma manca ancora il più: il riequilibrio del processo penale con piena parità delle parti; accusa e difesa dotate di uguali forze ed entrambe equidistati da un giudice veramente terzo. Appunto: la separazione delle Carriere!

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