Rutelli alla fine è il più coerente di tutti: continua a seguire un suo percorso (perchè il cambiamento, a seconda di come lo si ponga in essere, può essere positivo o negativo), che pur "navigando" in direzione opposta a quella scelta da Fini, appare di gran lunga più coerente e, soprattutto, senza "salti logici" che lascino quanto meno sospettare mire eccessivamente personalistiche...
Ma l'ultimo vero timone - di una nave un po' troppo in balia delle correnti - è stato nelle mani di Veltroni.
Il quale, anzichè continuare barra a dritta in un percorso di autentico rinnovamento della sinistra verso lidi moderati e riformisti, ha scelto di incagliarsi sugli scogli dipietristi, con conseguenti ed inevitabili falle che stanno, inesorabilmente, portando al definitivo affondamento della nave PD.
E pensare che poteva anche avere il comando di un ottimo rimorchiatore per trainare a dovere la imponente e traballante nave Italia.
Ma la nave PD anche carica di buoni propositi, è stata assalita dai tanti predatori che hanno trovato libero dominio attraverso le predette falle...
E così si riempiono le scialuppe di salvataggio...e molti iniziano a costruire (o a rimettere in sesto) barche e battelli più o meno capaci, nell'unica consapevolezza che il nuovo progetto "Titanic" sia definitivamente affondato, nella speranza di tornare in acqua e recuperare a bordo quanti più passeggeri sia possibile.
Ma il problema maggiore ritornerà ancora una volta ad emergere in tutta la sua essenzialità: ogni barca la sua via e la sua scia, qualcuna più favorita di altre per giungere "sull'Isola dei famosi", ma tutte inevitabilmente inutili a capitanare questo povero Paese, sempre destinato a rimanere insabbiato nelle secche di una politica piccola piccola.
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