Caro Babbo Natale,
sono un po' grandicello, ma prima di invecchiare (forse ho già iniziato!) vorrei vedere esauditi alcuni desideri...in fondo non chiedo "grandi cose" e non le chiedo solo per me, ma per tutti noi.
Evito di chiedere le "solite" cose impossibili quali: pace nel Mondo, acqua, cibo e salute per tutti (figuriamoci a parlare addirittura di benessere e cultura!) e mi limito a qualcosa di più modesto, per questo povero Paese, che però, nonostante tutto, è preferibile ad altri e poco basterebbe per migliorarlo ancora.
In primo luogo Ti chiedo di far finire questo inutile caos politico: il Paese ha bisogno di riforme strutturali che consentano di poter viaggiare come i treni giapponesi e cioè senza inutile attrito e dunque con risparmio di energia e sostenuta velocità a basso costo.
Via tutti i partiti ci vuole un bipartitismo all'americana, che consenta la corretta dialettica dell'alternanza senza gli infiniti veti che ancor oggi chiunque abbia modestissime percentuali di consenso cerca di frapporre a qualsiasi innovazione che in primo luogo porterebbe alla eliminazione di simili dannose e gravose posizioni privilegiate.
Ma prima di ciò è il nostro mondo della Giustizia che ha bisogno di una bella sistemata: ritorno all'immunità parlamentare, che consentiva il giusto equilibrio tra poteri dello stato e ritorno di tutti i magistrati nelle loro sedi più appropriate con repentino e totale abbandono di sale stampa, aule parlamentari o congressuali, consone ad un'attività politica che nulla dovrebbe avere a che fare con l'amministrazione della giustizia.
E poi: come si fa ad amministrare la giustizia senza la garanzia di un giudice realmente terzo, autonomo ed equidistante da tutte le parti? Ecco, dunque, la necessità impellente della separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, anche per renderci più credibili al Mondo intero, che guarda alla giustizia italiana con non poco sospetto (e risparmio le indecorose statistiche internazionali al riguardo!)
Le leggi, poi, ritornino ad esser tali: dotate dei requisiti fondamentali di astrattezza, generale applicabilità, certezza, chiarezza, efficacia, congruità di sistema, necessità, con un diritto penale minimo, con eque sanzioni e corretta ed efficiente previsione di sanzioni alternative alla detenzione.
E poi: mai più l'ammasso nelle carceri indegno di un Paese civile, in prigione soltanto per i gravi delitti e comunque con un sistema detentivo effettivamente finalizzato ad un fine pena di completa reintegrazione del reo nel consesso civile, perchè soltanto così è possibile evitare il circolo vizioso ed irrefrenabile delitto-carcere-delitto-carcere.
Insomma e più semplicemente, caro Babbo Natale: fai che l'Italia finalmente, ai suoi grandi pregi aggiunga (eliminando le sue tante "magagne") quello di essere un vero e moderno Stato di Diritto!
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