In questi giorni ho sentito parlare delle ultime statistiche che vedono le donne sempre indietro agli uomini quanto a remunerazione e carriera.
La prima risposta - più o meno citata da tutti - è "discriminazione".
Non ho nè la qualifica nè la conoscenza diretta dei dati, per cui posso solo esprimere alcune considerazioni personali basata sulla mia modesta esperienza del mondo del lavoro, più particolareggiata - ovviamente -per quello professionale e forense in special modo.
Vorrei sottolineare un dato che pochi tengono in considerazione.
Le donne si dividono (più o meno) in due categorie:
1) coloro che privilegiano in modo assoluto la carriera (spesso single per scelta o comunque, per scelta senza figli);
2) coloro che privilegiano in modo assoluto il loro ruolo di madri (con più figli per scelta, casalinghe per scelta o comunque lavoratrici part time sempre per scelta).
Vi sono poi molti tentativi di mediare tra le due cose, con risultati più o meno brillanti (in entrambi gli impegni).
Ma non si potrà mai equiparare in toto la donna all'uomo proprio perchè la maternità è cosa femminile.
Quello che si può fare è cercare di agevolare al massimo la maternità e suffragare il più possibile le madri lavoratrici.
Ma non credo che la madre perfetta possa essere colei che, messi al mondo dei figli, non dedichi uno spazio importante alla prole.
Nè credo che i ruoli di madre e di padre possano essere intercambiabili (per quanto, nelle rispettive diversità, entrambi fondamentali per crescere il figlio) e basti - quale esempio - l'importanza generalmente riconosciuta dell'allattamento al seno.
E dunque, da queste modeste valutazioni, un'unica conclusione: è sbagliato ragionare in termini assoluti solo con le percentuali di donne al vertice dei relativi ambiti lavorativi, sia per ruolo che per reddito, rispetto agli uomini.
Perchè tra uomo e donna l'equazione (per fortuna) non sarà mai possibile, essendo "innate" delle diversità che non fanno altro che evidenziare la complementarietà tra i due sessi, non certo la prevalenza dell'uno sull'altro (anche se le femminucce, indubbiamente se la cavano meglio da sole che non noi maschietti)!
Riusciremo mai a superare questo apparente conflitto, per ridurre il tutto alla "unità naturale" di queste cose?
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