...in questi giorni grandi "rumors" sull'ultima "Viscata": la pubblicazione dei redditi di tutti gli italiani (per l'anno 2005) tramite sito dell'Agenzia delle Entrate (catalogati per Uffici locali- Comuni)...
il Garante ha bloccato (inutilmente, sembra!) detta diffusione chiedendo chiarimenti...
Ora, francamente, mai ho apprezzato le iniziative del Viceministro e questa certamente ha l'aspetto di un "colpo di coda"....
eppure la pubblicazione di tali dati mi pare una cosa sacrosanta e non condivido alcuna delle critiche mosse...
perchè, se sono un onesto contribuente, debbo temere la pubblicazione dei miei redditi dichiarati?
tanto o poco che sia, se ciò è il (vero) frutto della mia attività lecita, non c'è niente di male e vedere indicato il dato relativo, che è tutt'altro (secondo il mio punto di vista) che un dato sensibile...
in realtà il dato non pubblico (o non facilmente ottenibile) porta ad una serie di abusi da parte dei titolari (faccio un esempio banale: il figlio - o l'ex coniuge - che non si affranca ufficialmente, pur fruendo di sufficienti redditi, per continuare a sfruttare l'onerato del suo mantenimento; oppure il debitore incallito, che fa di tutto per non assolvere i propri obblighi nei confronti di onesti creditori...)
dunque contesto e rilancio: non solo dovrebbe essere reso pubblico il dato reddituale, bensì dovrebbe essere divulgata anche la fonte (ad es.: attività professionale, dipendente, altro, ecc.); solo così potremo diventare un Paese normale...
...e poi quanti falsi moralisti potrebbero essere smascherati in questo modo? un'infinità!
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