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Montepulciano, Siena, Italy
Avvocato, ora anche consigliere comunale di opposizione a Montepulciano, con la lista civica "Daniele Chiezzi per Montepulciano". Che ancora, nonostante tutto, ci crede. E lo esprime come può, con i propri limitatissimi mezzi, cercando di dare voce anche agli altri, ad iniziare da questo blog. Il motto: non esiste attività umana in grado di affermare giustizia assoluta...ma almeno cerchiamo di migliorarla il più possibile!

domenica 4 dicembre 2011

giovedì 8 maggio 2008, 9.27.38 | danielechiezzi
Dunque ci siamo: dopo tante voci finalmente la lista dei Ministri ed in particolare la casella piena anche per quanto riguarda Via Arenula!
Non conosco il Ministro Alfano, ma so che è un giovane Collega.
Noto altresì che di dodici Ministri con Portafoglio ben quattro (Maroni, Alfano, La Russa e Gelmini) sono avvocati (due di FI uno di AN ed uno della Lega).
Mi auguro in primo luogo che questa composizione (ed in particolare il Dicastero del Guardasigilli) siano piuttosto indigeste ad ANM ed in genere ai magistrati: perchè ciò significherebbe, in primo luogo, garanzia di indipendenza dalla magistratura.
Questa sarebbe già una prima riforma, sia pure non scritta, per una vera terza Repubblica, perchè il peggior difetto della seconda è stato quello di iniziare e di finire per mano giudiziaria!
E si badi bene, non per accertamento "in giudicato" di responsabilità penali di tutti i componenti della classe politica, bensì per scelte giudiziarie definibili "attività politica", che non è proprio quanto costituzionalmente compete alla magistratura.
Si volti pagina, dunque, si abbia il coraggio di metter mano in primo luogo ad un'autentica riforma della Giustizia.
Collega Alfano (prima ancora che Sig. Ministro) sia avvocato nell'intimo, per ogni decisione che dovrà prendere in questo suo elevato ruolo istituzionale; perchè avvocato significa in primo ruolo profonda convinzione dei principi portati dagli articoli 3, 24, 27 e 111 della Costituzione: significa Giustizia vera, nel rispetto di tutti i ruoli, di parte e super partes indispensabili per il buon funzionamento di uno Stato democratico ed all'avanguardia.
E significa avere ben presente tutto quello che si può apprendere "vivendo" quotidianamente dentro i Palazzi di Giustizia: in primo luogo che non di rado basta poco per rendere efficienza di sistema, senza calpestare i diritti di alcuno, semplicemente rivolgendo lo sguardo nella direzione appropriata: cioè dalla parte opposta di quella troppo spesso indicata da altri per sviare l'attenzione dai veri problemi della malagiustizia!

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