Stamani udienza a Firenze, tribunale per i minorenni e quindi, da prudente "di mestiere", levata di buon'ora per non rischiare di arrivare in ritardo....
autostrada, tanto per "aperitivo di giornata": due TIR in sorpasso reciproco, differenziale di velocità tra TIR sorpassante e TIR sorpassato: zero virgola qualcosa, con tempo di sorpasso prossimo all'eternità ed inevitabile coda infinita in entrambe le corsie; (vista la scarsa lucidità del "sorpassante", il "sorpassato" poteva accendere il cervello e rallentare leggermente per far rientrare l'altro? manco a pensarlo!)
dopo l'aperitivo l'antipasto: in simili frangenti è follia immaginare di evitare l'aspirante suicida-omicida che cerca di guadagnar posizioni iniziando a zigzagare tra le corsie compresa quella di emergenza....
risolta dopo molti chilomentri la predetta situazione ma comunque con un traffico piuttosto accentuato (ed inevitabili fasi di sorpasso a velocità inferiore al limite consentito), un bel "primo piatto": ecco sopraggiungere il "duce della strada" che pretende di "passarti sopra" avvicinandosi a velocità folle con frenetico lampeggiare di abbaglianti; manco fosse stato il primo mezzo di soccorso in viaggio verso le zone terremotate (ma la nostra direzione era Nord verso Firenze)....
finalmente in Città dove, nella solita coda sui viali, tra un semaforo e l'altro, il piatto "ricco": ecco affacciarsi, sulla sinistra, una palazzina piuttosto "decrepita" (accanto ad altre in bello stile ottocentesco e ben tenute), addobbata con striscioni lisi dalle intemperie e da una gigantesca scritta murales (con una certa dose artistica):
" DIRITTI PER TUTTI"....
evidentemente si trattava di una palazzina OKKUPATA o, come piace a taluno, oggetto di ESPROPRIO PROLETARIO...
Ecco: vista tale scritta, ripensando alle vicende autostradali, ad alcuni dibattiti nel frattempo sentiti alla radio quali ottimi "contorno e dolce", alla quotidianità di tutti i giorni (tanto per concludere: "caffè ed ammazzacaffè"), IN PRIMIS I DIRITTI DI SANTORO E LE REPRIMENDE DI DI PIETRO, in ogni dove, mi è venuto un pensiero (assimilabile all'evidente "indigestione subita"):
ORMAI IN ITALIA TUTTI SONO CERTI DI "DOVER PRETENDERE" UNA MIRIADE DI DIRITTI, MA ESISTE ANCORA UN NUMERO SUFFICIENTE DI PERSONE CONSAPEVOLE CHE OGNUNO DI NOI HA ANCHE - VERSO IL PROSSIMO - DEI DOVERI?
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