Frequentando le aule di giustizia penale aumenta il mio sconcerto pensando a cosa è un processo, a cosa dovrebbe essere ed a tutto ciò che ne consegue in termini pubblicistici e privatistici.
Ma il dato che più mi colpisce ed amareggia è il seguente:
L'attività, o per meglio dire l'inattività, del rappresentante della Pubblica Accusa.
Partiamo dall'udienza preliminare.
Non è raro che il PM di udienza conosca a malapena la formulazione della richiesta di rinvio a giudizio formulata da un suo collega di ufficio e si trovi spiazzato di fronte a qualsiasi attività dei difensori che non sia la mera, formale, richiesta di sentenza di non luogo a procedere (quando è scontato il rinvio a giudizio)...è quasi sempre la stessa scena: il PM ha un foglietto per fascicolo, ma non ha copia di alcun atto processuale...
Venendo al dibattimento di primo grado.
Se pur talvolta capiti di trovare PM veramente preparati, statisticamente è certamente prevalente l'ipotesi contraria, con fascicoli anche corposi pressochè sconosciuti.
Caso sintomatico capitatomi (in un importante Tribunale del Nord, tanto per sfatare che i problemi siano tutti al Sud) recentemente: PM nuovo (ma togato) in terza udienza, che non sapeva neppure che erano in atti le trascrizioni delle telefonate intercettate, per eseguita perizia, che pretendeva di formulare le domande sulla base degli appunti della PG che aveva intercettato le telefonate durante le indagini...
Ma ne potrei raccontare tante, troppe, a cominciare dal fatto che spesso vengono indicati in lista testi i comandanti di PG che si sono limitati a trasmettere gli atti alla Procura, senza citare i testi che possono riferire sui fatti (ma chi le compila le liste testi nelle Procure? le leggono i titolari dei fascicoli prima di sottoscriverle?)...e così vengono in udienza a perder tempo ufficiali di PG che potrebbero essere impiegati in ben altri servizi alla Collettività...ci ha mai messo gli occhi la Corte dei Conti su simili sprechi?
Veniamo all'appello.
Situazione simile - ma deteriore nella sostanza! - a quella dell'udienza preliminare.
E' sconcertante vedere il Procuratore Generale spesso totalmente privo degli atti del processo, con miseri fogliettini, che si alza per dire semplicemente "conferma della sentenza" se l'appello è nell'interesse dell'imputato e "accoglimento dell'appello" se l'appello è della Pubblica Accusa (dato comune è che in genere c'è una carenza assoluta di interesse per l'eventuale posizione della parte civile, che però in genere è vittima vera del reato!).
La scorsa settimana ho assistito a 10 richieste di "conferma della sentenza" senza una parola di più da parte del PG cui sono seguite 8 o 9 riforme! Ma se li era visti i fascicoli???
Potrei andare avanti ad oltranza...chiudo con una speranza: qualcuno lo dica al Ministro Brunetta, alla Corte dei Conti o comunque a qualcun'altro che possa restituire efficienza ad un sistema in modo assai semplice: facendo lavorare meglio (e di più) certi Uffici (e non si parla di chi è remunerato con mille euro al mese)!
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