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Avvocato, ora anche consigliere comunale di opposizione a Montepulciano, con la lista civica "Daniele Chiezzi per Montepulciano". Che ancora, nonostante tutto, ci crede. E lo esprime come può, con i propri limitatissimi mezzi, cercando di dare voce anche agli altri, ad iniziare da questo blog. Il motto: non esiste attività umana in grado di affermare giustizia assoluta...ma almeno cerchiamo di migliorarla il più possibile!

domenica 11 dicembre 2011

...riparte (sul serio?) l'iter della riforma dell'Ordinamento Forense...

giovedì 2 giugno 2011, 12.37.34 | danielechiezzi
Ho appena visto che per martedì e mercoledì prossimi è nuovamente calendarizzata la riforma dell'Ordinamento Forense in Commissione Giustizia alla Camera...dovrebbero dunque essere pervenuti (non certo nei 15 giorni originariamente ottimisticamente previsti!) i dati richiesti ai vari soggetti istituzionali e non...nel relativo dossier visibile in allegato, però, ad oggi non risulta niente (forse inseriranno i dati dopo averli ufficialmente trattati in Commissione)...staremo a vedere...
Intanto qualche dato ricavabile dall'ultimo numero della Previdenza Forense (rivista della Cassa, peraltro uno dei soggetti che doveva fornire dati alla Commissione Giustizia), arrivato in questi giorni (con relativo articolo intitolato: "I redditi 2009. Un preoccupante declino"):
Iscritti alla Cassa 2009 156.909 reddito medio 48.805
Iscritti alla Cassa 2007 144.070 reddito medio 51.314 (ma rivalutato al medesimo valore monetario del 2009: 53.326, per una perdita reale, in potere di acquisto, pari all'8,5%)
Il dato, allo stato, per quanto qui di interesse induce ad una "banale riflessione":
molti avvocati in difficoltà sono indotti a "prendere" tutto ciò che capita, probabilmente abbassando i costi della prestazione e, conseguentemente, la qualità...

Insomma, tanto per dire le "solite cose": in periodo di difficoltà è assai più probabile che il civilista, anzichè passare ad un penalista la posizione del proprio cliente coinvolto in un procedimento penale, cerchi di gestire la questione in proprio, verosimilmente definendola per le vie brevi ("patteggiamento"), il che significa poco impegno e veloce guadagno.
Nello stesso numero della rivista della Cassa c'è una interessante lettera di una giovanissima Collega (che rivendica di essere italiana), costretta dal mercato ad andare a lavorare in Francia.
Ne riporto brevi passaggi:
"...Il mercato è saturo e la concorrenza sleale. Per anni si è concesso a chiunque di accedere alla professione: non sono mai state effettuate selezioni all'ingresso ma solo in uscita e chiunque è di questo mestiere sa che non sempre il rilascio del titolo abilitativo si basa su un sistema meritocratico. Questo ha generato un espandersi a macchia d'olio di titoli e un incremento a dismisura degli studi legali dove non sempre conta la professionalità.  ......  E' frustrante vedere che spesso c'è la <<caccia al cliente>> perchè di avvocati ce ne sono veramente tanti e di clienti (paganti) invece ce ne sono pochi...."
Se questo è lo stato dell'arte (e purtroppo è così!!!) è evidente che soltanto la via della specializzazione forense sia in grado di modificare in positivo questa saturazione della professione forense.
E' o non è, dunque, indispensabile che la riforma dell'Ordinamento Forense giunga  velocemente alla sua approvazione definitiva? 

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