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Avvocato, ora anche consigliere comunale di opposizione a Montepulciano, con la lista civica "Daniele Chiezzi per Montepulciano". Che ancora, nonostante tutto, ci crede. E lo esprime come può, con i propri limitatissimi mezzi, cercando di dare voce anche agli altri, ad iniziare da questo blog. Il motto: non esiste attività umana in grado di affermare giustizia assoluta...ma almeno cerchiamo di migliorarla il più possibile!

domenica 11 dicembre 2011

L'Italia giudiziaria è unita?

martedì 10 maggio 2011, 14.35.35 | danielechiezzi
Oggi il tema è innegabilmente l'unità d'Italia...
Ma può dirsi unitario uno stato, che peraltro si definisce "di diritto", quando la giustizia funziona a macchia di leopardo e con riti assai diversificati nonostante un unico codice processuale?

Solo per le diverse organizzazioni dei singoli uffici l'incidenza sostanziale è notevole ed in primo luogo sulla "obbligatorietà dell'azione penale.
Alcune procure riescono (è esatto il termine "riescono"?) a perseguire qualsiasi tipo di reato, anche i più bagatellari...
Altre non sono nelle condizioni di formulare in concreto una valida accusa anche a fronte di ipotesi di reato assai rilevanti!
In alcuni tribunali la prescrizione di fatto non è mai applicata, in altri costituisce uno dei più rilevanti motivi di definizione dei procedimenti.
In alcune realtà il giudizio immediato sta diventando una regola irrefrenabile, in altre sembra quasi che i relativi articoli del codice siano sconosciuti alle procure.
L'atteggiamento dei GIP-GUP in tema di abbreviato sposta i luoghi delle rapine in autostrada su e giù per la penisola (si cerca di agire nei tratti ricadenti in circondari ove i relativi giudici di tribunale sono più indulgenti).
In alcune realtà i furti commessi contro ignoti vengono archiviati de plano.
In altre le procure ci impegnano risorse, come ad esempio i rilievi della scientifica...
E come dimenticare intercettazioni telefoniche e consulenze tecniche?
Alcune procure ne fanno un uso mastodontico, altre sono assai più contenute nell'uso di tali strumenti di indagine.
L'arbitrio del singolo ufficio sembra talvolta prevalere sulle regole scritte che, per definizione, dovrebbero essere "generali ed astratte", volte ad omogeneizzare le linee guida di tutti gli uffici tra di loro omologhi.
E la giustizia, per assoluta condivisione, è forse l'unica materia (insieme alla difesa) di chiara ed esclusiva competenza statale, senza alcuna apertura al federalismo.
Ma nella pratica è assai peggio di qualsiasi deteriore ipotesi di federalismo giudiziale: è un percorso nella giungla, pieno di imboscate procedimentali, ben lontano da quello che si definisce autenticamente "stato di diritto"!

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